Prevedere gli sviluppi del futuro

Ed ancora, l’ignoranza dei cialtroni al governo, che non si spinge oltre essere rieletti alle prossime elezioni non riesce nemmeno a vedere che nei prossimi anni diverse circostanze di grande pericolo si sommeranno fino a costituire un grande pericolo per la nostra nazione, e parliamo di

UNA ENORME DISOCCUPAZIONE

Il numero dei nostri disoccupati rischia di diventare enorme, e per due distinti motivi

  • la automazione, dove i robot sostituiranno i lavori più semplici
  • Il nostro declino industriale dovuto alla ignoranza dei parassiti sociali, che non si chiedono cosa sarà della nostra economia fra una trentina di anni. 

Saremo un paese del terzo mondo.

IL RISCHIO DI UNA GUERRA NUCLEARE

Il fallimento della globalizzazione ha spinto la finanza internazionale sulla strada di impedire o almeno rallentare lo sviluppo di Cina e Russia, attraverso la creazione di problemi lungo il loro confini ed una serie infinita di sanzioni ed ostacoli commerciali.

Nessuno pensa veramente a scatenare una guerra nucleare, nessuna nazione ne uscirebbe se non distrutta.

Ma una guerra del genere, che oggi viene decisa in pochi minuti da un computer … può succedere per un semplice errore e ci sono stati già due casi in passato dove il disastro si è evitato per miracolo.

Una ridiscussione della nostra politica estera si impone necessaria, e non possiamo lasciarla a Giggino il bibitaro.

L’INSUFFICIENZA DELLE RISORSE SU SCALA MONDIALE

Per secoli i paesi sviluppati hanno sfruttato le risorse del terzo mondo pagandole una miseria e lasciando quei popoli a un destino di fame e di vita orribile, senza preoccuparsi di limitare la loro popolazione, istruirla e metterla sulla strada del progresso.

Oggi questo problema sta esplodendo, con la televisione quei popoli hanno capito che esiste un mondo diverso e la facilità di spostamento permette a miliardi di persone la illusione di poter venire a vivere qui.

Questo è ovviamente impossibile, in Europa non possiamo accogliere qualche centinaio di milioni di disperati che si muovono con lo spettro di morire di fame.

Dobbiamo aspettarci, se non si fa qualcosa violenze e sofferenze da disperazione, quando sarà chiaro che nel mondo di oggi non c’è più da mangiare per tutti.

Ma naturalmente queste considerazioni non fanno parte del bagaglio culturale dei parassiti sociali al governo.