Perchè devi interessarti alla politica

L’importanza della politica

Non vogliono che tu ti interessi di politica.
Con molta probabilità, come la maggior parte degli Italiani, non ti sei mai interessato veramente della politica.
Forse pensi che alla fine, qualunque governo ci sia, la tua vita non cambierà poi di tanto.
Oppure sei nauseato dalla politica, ti sei stufato e non vai più a votare.
Altrimenti voti da sempre…per quel partito che ti sembra dica cose giuste.
Magari consideri la politica uno sporco affare, per gente col pelo sullo stomaco.
Qualunque sia il motivo…quelli che non vogliono che tu ti interessi di politica hanno raggiunto il loro scopo.

La Politica decide della tua vita.

La politica decide quante tasse paghiamo e dove vanno a finire i soldi dello Stato.
Nel dettaglio la politica decide quante case popolari si fanno, quanti ospedali, quante scuole, quante strade… quanti e quali servizi Stato ed Enti locali devono erogare.
In altre parole la politica decide quanto denaro destinare ad ogni singola voce del bilancio dello Stato, ad ogni Regione, ad ogni Comune, ed alla fine ad ogni cittadino.
La politica decide della tua vita.

Devi curare i tuoi interessi fondamentali

Magari pensi di vivere in uno stato democratico… ma non è così.
La nostra classe politica, quella di tutti partiti che vengono a litigare in televisione, si è trasformata in una congrega che trova da vivere comodamente alle spalle del popolo che la mantiene pagando le tasse.

Lentamente, nel corso degli anni, ha scippato al popolo quella sovranità che gli appartiene.
Recita il suo teatrino di differenze ideologiche ad uso e consumo degli ingenui, ma il suo obiettivo principale è mantenere il potere sempre nelle mani delle stesse persone anzi, dato che stiamo arrivando al potere ereditario, delle stesse famiglie.

Il sistema di partiti ha prima creato una classe inamovibile di capi, e poi una gigantesca struttura di gregari e capetti, tutti mantenuti dallo Stato nei più diversi modi, che hanno invaso l’Italia con il compito di perpetuare il sistema attuale.

Il popolo che lavora si ritrova quindi sulle spalle la gigantesca zavorra di milioni di nullafacenti, che vivono tranquillamente del loro stipendio pubblico garantito.
Lamentarsi e basta non serve a niente.

Sei già in ritardo.
E devi interessartene adesso, perchè in questi tempi dove tutto cambia velocemente il nostro paese deve reagire in tempi rapidi, la nostra classe politica non è solo nullafacente ma è anche incompetente… sa solo pensare a conservare la busta paga.
Perché il nostro popolo resti uno dei primi al mondo occorre cambiare molto…e farlo subito.

Il sistema dei partiti

Tu trovi del tutto naturale l’esistenza ed il ruolo dei partiti nella vita politica, vero?
Tutto è fatto per questo, la deferenza con la quale i giornalisti si rivolgono ai leaders politici, lo spazio che giornali e televisioni dedicano ad ogni evento sia pure futile della loro attività, l’aria di importanza che i dirigenti dei partiti si danno.
Tutto è organizzato in modo che tu trovi naturale ed indiscutibile questo stato di cose.
Ti conviene cambiare idea.

L’esistenza ed il ruolo dei partiti non sono previsti nel nostro ordinamento statale… la Costituzione li menziona una sola volta di sfuggita… dicendo che i cittadini sono liberi di organizzarsi in partiti.

Cosa sono dunque i partiti?

Sono semplicemente delle organizzazioni private attraverso le quali alcuni si impadroniscono del potere e pretendono di gestirlo in rappresentanza del popolo… che di quel potere è il solo ed unico legittimo proprietario.
Nei sessanta anni di vita della Repubblica si sono allargati a macchia d’olio, invadendo tutto il possibile, da tutte le Aziende statali e parastatali giù fino ai Consigli di quartiere.

All’ombra dei partiti una canea affamata fatta di mezze-maniche di partito, parassiti, avvocati falliti, nullafacenti e furbini si è creata una macchina magica che gli permette di condurre una esistenza confortevole, al sicuro da qualunque crisi economica e giudizio di efficienza.

BIBLIOGRAFIA
– L’italia dei privilegi – Raffaele Costa – Mondadori 2002 – ISBN 88-04-48841-7
– Sudditi – Massimo Fini – Marsilio ed.2004 – ISBN 88-31-78412-9
– L’ Illusion economique – Emanuel Todd – Gallimard 1998